Suggerimenti nutrizionali per la corretta giornata alimentare a scuola
LO SPUNTINO DI METÀ MATTINA
Riguardo al malcostume ancora piuttosto diffuso di consumare a metà mattina generi alimentari non adatti (pizzette, focaccine, merendine, patatine, panini con salumi/formaggi, bibite, ecc.) si invitano i responsabili preposti, gli insegnanti, a chiedere alle famiglie di non fornire ai bambini altro che un frutto o uno yogurt o un succo o un pacchetto di crackers senza sale in superficie o fette biscottate. Si è visto infatti che parecchi bambini rifiutano il pasto del mezzogiorno in quanto hanno consumato due ore prima prodotti di non facile digestione e non indicati come spuntino. La giornata alimentare del bambino deve prevedere una buona colazione a casa e a metà mattina uno spuntino leggero, povero di grassi e zuccheri semplici, che non comprometta l’appetito al momento del pranzo.
I DOLCI NELLE OCCASIONI DI FESTA
È bene far si che a scuola vengano consumati solo prodotti preparati nella cucina interna o presso il centro di produzione pasti. E' risaputo che è vietato introdurre a scuola generi alimentari di preparazione casalinga, mentre sono autorizzati i consumi di torte (crostate alla frutta, ciambella, torta margherita, allo yogurt ecc.) confezionate a norma di legge. Attenzione dovrà essere posta anche nei confronti delle bibite, cercando di limitarne il più possibile il consumo, in quanto ricche di zuccheri, aromi e conservanti, sostituendole con acqua e succhi di frutta non zuccherati.
PRANZO PER LE GITE SCOLASTICHE O PIC-NIC
Per il pranzo “al sacco” in occasione di gita scolastica o pic-nic è possibile preparare per i bambini/ragazzi dei cestini freddi che potranno contenere:
Scuola materna
1. pane (60gr.) con prosciutto cotto 20gr (senza polifosfati, caseinati, nitriti e nitrati) o formaggio 30gr non fuso, insalata e pomodoro oppure trancio di pizza margherita (150gr)
2. frutta fresca o succo di frutta
3. merendina tipo pan di spagna
Scuola elementare
1. pane (80gr.) con prosciutto cotto 30gr (senza polifosfati, caseinati, nitriti e nitrati) o formaggio 40gr non fuso, insalata e pomodoro oppure trancio di pizza margherita (200gr)
2. frutta fresca o succo di frutta
3. merendina tipo pan di spagna
Scuola media
1. pane (100gr.) con prosciutto cotto 50gr (senza polifosfati, caseinati, nitriti e nitrati) o formaggio 50gr non fuso, insalata e pomodoro oppure trancio di pizza margherita (250gr)
2. frutta fresca o succo di frutta
3. merendina tipo pan di spagna
RIFIUTI E DISGUSTI DEI BAMBINI
Nei paesi industrializzati, con elevata disponibilità e varietà di alimenti, appare sorprendentemente monotona l’alimentazione dei ragazzi in età scolare. Da indagini condotte in alcune scuole si è visto che più della metà dei bambini mangia frutta e verdura soprattutto a scuola. La ristorazione scolastica rappresenta un’importante opportunità di educazione nutrizionale e può favorire il cambiamento di comportamenti alimentari. Il pranzo a scuola assume inoltre valenze relazionali: diventa importante momento di socializzazione. È proprio la componente relazionale, unita ad un ambiente piacevole e ad un’adeguata qualità del cibo, che può far vivere questo pasto come un momento piacevole della giornata. Un clima disteso e la disponibilità degli insegnanti possono aiutare i bambini ad apprezzare i piatti nuovi, con sapori, profumi, colori e consistenza non famigliari: infatti il gusto non è qualcosa di definito, stabilito dalla nascita, ma l’apprezzamento di cibi diversi si ha anche con l’assaggio ripetuto e il distaccarsi dai cibi morbidi e dolci, per preferire sapori più decisi e diversificati, fa parte della crescita. Il tutto ovviamente senza imposizioni restrittive. Spesso gli insegnanti che sorvegliano il consumo dei pasti si trovano in difficoltà a stimolare l’assaggio: in linea generale è opportuno non essere insistenti con i bambini che normalmente sono disposti ad assaggiare tutto e che occasionalmente rifiutano un particolare cibo. Occorre essere più incisivi e determinati nei confronti di quelli che rifiutano “abitualmente” di assaggiare cibi nuovi. In questi casi, dopo aver escluso la presenza di gravi stati di ansia nei bambini (è importante la sensibilità dell’insegnante), è bene insistere per far crescere l’abitudine e la disponibilità all’assaggio. Un atteggiamento di rifiuto radicale nei confronti del pasto a scuola deve essere affrontato coinvolgendo, oltre alla scuola e alla famiglia, anche altre figure specialistiche.
LE PORZIONI BIS
La singola porzione è stabilita dalle grammature per i vari alimenti, calcolate per i diversi fabbisogni nutrizionali dei bambini/ragazzi frequentanti le scuole materne, elementari e medie (vedi prospetto grammature e ricettario allegati). Nelle scuole materne, soprattutto per i più piccoli nella fase dell’inserimento quando è prevedibile un atteggiamento di rifiuto, è bene venga messa nel piatto una quantità inferiore della porzione realmente spettante, per evitare che di fronte ad una porzione che il bambino percepisce troppo grande venga rifiutato persino l’assaggio; l’altra parte di porzione viene somministrata successivamente. Questo comportamento viene spesso denominato “finto bis”, cioè viene data la porzione spettante in due momenti separati. La doppia porzione invece può essere somministrata solo quando ci sia un rifiuto o del primo o del secondo piatto. In questo caso potrà essere somministrato al bambino un bis della pietanza a lui gradita.
fonte: S.I.A.N. - Dipartimento di Prevenzione Medica